COMUNICATO DI AIC MARCHE ONLUS: "INTEMPESTIVA APPLICAZIONE DEI NUOVI TETTI DI RIMBORSABILITA' PER GLI ALIMENTI SENZA GLUTINE"
L'Associazione Italiana Celiachia Marche, dopo svariati contatti con i rappresentanti delle istituzioni regionali avuti negli ultimi giorni e l'apparente caduta nel vuoto delle rassicurazioni pur ricevute a voce, denuncia pubblicamente l'eccesso di zelo perpetrato dall'Agenzia regionale sanitaria che il giorno 9 di questo mese ha dato corso ad una circolare ministeriale del 26 settembre, la quale fissava arbitrariamente l'applicazione dei nuovi tetti di spesa mensile per l'erogazione degli alimenti senza glutine già a partire dal mese di ottobre 2018 incluso.
Questo benché il Decreto ministeriale di riferimento stabilisca che i nuovi budget debbano entrare in vigore dopo l'aggiornamento del registro nazionale degli alimenti senza glutine, il quale aggiornamento è avvenuto soltanto in questa settimana; ne consegue che l'applicazione delle nuove soglie sarebbe dovuta partire dal mese di novembre o oltre (entro tre mesi, prescrive il Decreto), non certamente prima.
Questo benché il Decreto ministeriale di riferimento stabilisca che i nuovi budget debbano entrare in vigore dopo l'aggiornamento del registro nazionale degli alimenti senza glutine, il quale aggiornamento è avvenuto soltanto in questa settimana; ne consegue che l'applicazione delle nuove soglie sarebbe dovuta partire dal mese di novembre o oltre (entro tre mesi, prescrive il Decreto), non certamente prima.
AIC Marche solidarizza con tutti i celiaci che hanno subito un improprio disagio a causa di questo fatto, che ha per di più comportato una disparità di trattamento tra chi ha speso il buono mensile per la terapia dietetica nei primi giorni del mese di ottobre usufruendo del precedente budget e chi invece il buono lo ha speso nei giorni successivi del mese vedendosi applicare la nuova soglia, mediamente ribassata.
Parimenti l'Associazione dei celiaci marchigiani, pur riconoscendo che l'intercorso aggiornamento del registro nazionale degli alimenti senza glutine ha automaticamente limitato le ricadute negative della vicenda, tuttavia si rammarica del fallimento delle istituzioni a comprendere le ragioni dei cittadini e ad agire secondo buon senso e rispetto della legge, dimostrando invece che ancora una volta gli ingranaggi burocratici si sono rivelati più forti della volontà politica. Volontà politica che si presume sia stata sincera, e non solo ammantata di belle parole.